Bergamo è una bellissima città sita ai piedi delle Prealpi lombarde e simbolo per eccellenza del lavoro e dell’operosità. Gli abitanti della città e della provincia sono infatti noti in tutta Italia per il loro “darsi da fare”, in particolare, ma non solo, nelle arti manuali. E così la città è divenuta nei secoli ed è tuttora una realtà ricca e mediamente benestante, con un fertile tessuto di industria e artigianato e con un fiorente commercio, dalla grande distribuzione al piccolo commercio di quartiere. Ma Bergamo è soprattutto una straordinaria città d’arte, la cui storia affonda le radici soprattutto nei fasti del rinascimento. La sua celebre Città Alta racchiude tesori artistici e architettonici di valore assoluto ed è metà imperdibile, anche in abbinamento a Milano, la vicina metropoli. Bergamo è anche una città molto vivace sul lato culturale e musicale. Più avanti vi parlerò di qualcosa di molto particolare.
BERGHEM DE HURA E DE HOTA
Berghem de Hura (Bergamo di Sopra) e Berghem de Hota (Bergamo di Sotto): con queste colorite definizioni i bergamaschi chiamano le due diverse anime della città nel loro dialetto quasi incomprensibile. In effetti, dal punto di vista morfologico e urbanistico, Bergamo è peculiarmente suddivisa in due realtà ben distinte. La Città Bassa, pianeggiante e operosa, si caratterizza per i suoi larghissimi viali e i suoi palazzi monumentali di origine per lo più ottocentesca e novecentesca. La Città Alta, maestosa e solenne, si eleva sopra un colle ed è una sorta di borgo medievale in città, con i suoi palazzi antichi, le sue chiese di pregio assoluto e le sue vie strette e sinuose. Oltre che dalle belle strade panoramiche che si inerpicano sul colle, le due zone sono unite da una storica funicolare che consente a cittadini e turisti di raggiungere la Città Alta, evitando l’utilizzo di mezzi privati.
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Il FAI e Palazzo Moroni
Lascio la descrizione e l’approfondimento dei monumenti di Bergamo alle guide specializzate. Vi segnalo però un palazzo curato dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). Si tratta del Palazzo Moroni, che si trova in Bergamo Alta. Un ordinario palazzo di città nella sua struttura esterna, ma incredibilmente ricco di arte e di storia al suo interno. Mi ha colpito in particolare il superbo scalone che porta ai piani superiori, affrescato mirabilmente e recentemente restaurato. Sorprende il contrasto tra la sobrietà della facciata esterna e dell’androne di ingresso e la ricchezza barocca dell’interno. E poi, fiore all’occhiello del sito, un bellissimo giardino su diversi terrazzamenti che porta verso l’estensione della proprietà in un grande prato collinare. In questo giardino è notevole la presenza di piante di agrumi di ogni tipo, dal più classico dei limoni a varietà di cedri, di arance e di mandarini provenienti da ogni dove.
San Vigilio
Meno noto al turismo di massa – e per questo ancora più sorprendente – è il borgo di San Vigilio. Nato come borgo collinare intorno al castello omonimo, posto a difesa della città, oggi è parte integrante della città, pur mantenendo l’aspetto e le caratteristiche del piccolo borgo lussureggiante di vegetazione e ricco di storia. Lo si raggiunge comodamente tramite una funicolare, tornata in funzione negli anni ’90. Arrivando a San Vigilio, oltre alla maestosità del castello, sorprendono le vedute panoramiche, sia sulla città di Bergamo (il borgo si trova in posizione più elevata rispetto alla città alta), sia sulle vallate circostanti. L’altra meraviglia? I ristoranti sulla strada principale del borgo. Sono tutti provvisti di piccole terrazze per mangiare all’aperto durante la bella stagione e per godere di panorami davvero imperdibili. Anche la cucina non è da meno, tra i casonsèi, le foiade e la Polenta e Osèi (tipico dolce).
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Bergamo e la musica
Bergamo, la città di Donizetti, vanta radici profonde nel rapporto con la musica. Ancora oggi è città molto attiva nella sua proposta. Il Parco di Sant’Agostino, sito nell’omonimo quartiere nella zona orientale della Città Alta, accoglie d’estate tanti bergamaschi e non, proponendo musica di ogni genere, insieme a servizi di ristorazione e altri eventi di richiamo. È anche denominato il Giromura, in quanto il suo perimetro è costituito dalle mura che cingono Bergamo Alta e consente una bella vista panoramica sulla zona orientale della città e sulle valli circostanti. Anche l’iniziativa privata legata alla musica è importante. Il Druso, locale notturno con sala concerti, nato nel 2007 per iniziativa dell’istrionico David Drusin, porta in città nomi importanti del panorama nazionale e internazionale del rock e di altri generi musicali. Se si escludono le arene pubbliche, il Druso è un grande palcoscenico, come ne esistono ancora pochi in Italia.
BERGAMO E BRUCE SPRINGSTEEN
A proposito di musica, Bergamo ha dal 2016 un legame particolare con il grande cantautore rock americano Bruce Springsteen. Su iniziativa di Alberto Lanfranchi, organizzatore di eventi lecchese ma bergamasco di adozione, è attiva un’associazione denominata Noi&Springsteen. Il gruppo si occupa della condivisione e della promozione della musica di Bruce in diverse forme. C’è un sito internet, nel quale si condividono esperienze e notizie, vengono realizzati video e docufilm che raccolgono le esperienze dei fan collegate a Springsteen. Soprattutto da tre anni viene organizzato il contest Cover Me, nel quale cantanti e musicisti, professionisti e non, si misurano con la musica del Boss, proponendo versioni alternative delle sue canzoni. Una kermesse che coinvolge migliaia di persone e che richiama, sul palco come nel parterre, nomi di grande prestigio nel panorama del giornalismo musicale. La finale si tiene tra fine agosto e inizio settembre e nel 2022 per la prima volta si è svolta proprio al Parco Sant’Agostino. Peraltro anche nel 2022 ho avuto l’onore di condurre l’evento nella veste di recensore della musica di Springsteen e di autore di un romanzo ad essa ispirato (quest’anno con il noto speaker radiofonico Marco Biondi).
Curiosità
La passione per Springsteen e l’ispirazione per l’istituzione di Noi&Springsteen risalgono a tanti anni prima. Nel 1987, Alberto Lanfranchi e il cugino Luca, in coda a un avventuroso viaggio negli States, decisero di visitare Asbury Park, mitica località del New Jersey dove il rocker americano è nato musicalmente. Quando nel pomeriggio riuscirono a entrare nel leggendario Stone Pony per visitarlo, al bancone del locale trovarono, insieme al proprietario, proprio Bruce in persona. Dopo qualche foto e due chiacchiere Bruce li invitò al concerto che avrebbe tenuto la stessa sera nel locale insieme alla band di un altro grande, il cantante e batterista Levon Helm. Da quel momento il legame con Bruce è diventato indissolubile. Oltre a fondare Noi&Springsteen insieme a Luca e ad altri collaboratori, nel 2020 Alberto Lanfranchi ha anche scritto un libro, Diario di un Sogno (e quell’incontro allo Stone Pony ad Asbury Park), che ripercorre quei momenti.
Tira tu le conclusioni…
- Sei mai stato a Bergamo e nella sua splendida Città Alta?
- Se sei appassionato di musica e di rock, informati sulla programmazione del Druso, vai a un concerto e torna a riferirmi le tue impressioni.
- Non perderti una visita al borgo di San Vigilio e un pranzo/cena in uno dei ristorantini in zona. Voglio sicuramente un feedback sull’esperienza
- Il 4 settembre 2022 si è tenuta la finale del contest Cover Me. Hai partecipato di persona o in streaming? Non mancare i prossimi anni.
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Bell’articolo su una città che a me piace molto, specialmente Berghem de Hura.
Interessante il “gemellaggio” con Bruce e Asbury Park.
Anch’io il mese scorso sono stato allo Stone Pony ma non ho avuto la stessa fortuna dei bros bergamaschi.
Già Claudio, pensa che fortunati quei due… incontrarlo e soprattutto vederlo suonare la sera proprio lì, allo Stone Pony, con il grande Levon Helm. Segui anche i prossimi articoli sulle città legate a Bruce. Mi dirai cosa ne pensi. E spero di capitare presto dalle tue parti per conoscerti di persona.