È notizia di questi giorni la sospensione del Tour 2023 di Bruce Springsteen con rinvio di tutti i concerti in programma fino alla fine dell’anno a nuove date che verranno comunicate a breve, insieme presumibilmente alle nuove date europee, in qualche modo già preannunciate ma mai ufficializzate. Springsteen aveva già sostenuto 66 concerti tra America e Europa con un massacrante programma che prevedeva mediamente un concerto ogni tre giorni. Peraltro, come abbiamo avuto modo di testimoniare direttamente nei 3 eventi previsti in Italia, ma anche in altri concerti in giro per l’Europa e per l’America, parliamo di concerti con durate sempre vicine alle tre ore, con un’intensità rock sorprendente, quasi inattesa. Un impegno vocale, fisico e mentale assolutamente sfidante, soprattutto per un gruppo di uomini che, nel loro nucleo storico, superano i 70 anni di età. Ora Bruce, a malincuore da ciò che emerge dalle fonti ufficiali e dalle sue stesse dichiarazioni, ha dovuto interrompere questo tour, su diktat dei medici e dietro pressione dei familiari, a causa dell’insorgere di un’ulcera peptica e, più in generale, di tanta stanchezza.

L’ulcera peptica

Dunque, innanzitutto la motivazione di questa sospensione è legata a fattori di salute. L’ulcera peptica è una lesione rotonda o ovale della mucosa dello stomaco o del duodeno che è stata corrosa dall’acido gastrico e dai succhi digestivi. Le ulcere peptiche possono derivare da un’infezione da batteri o dall’uso di farmaci, come l’aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). La diagnosi di malattia ulcerosa peptica si basa sui sintomi di mal di stomaco che si presenta in modo intermittente e tende ad essere correlato ai pasti (a volte migliora dopo un pasto).

Bruce non scenderebbe mai dal palco

Tant’è che, a fronte di queste motivazioni di salute assolutamente ordinarie e frequenti, specie per un uomo di 74 anni (visto che sono disturbi che si intensificano con la vecchiaia), si è detto di tutto. Da un lato chi ritiene che Bruce o qualche componente della E Street Band possa avere problemi di salute più gravi di quelli dichiarati. All’estremo opposto la cattiveria, tipicamente social, di chi ha visto in questi rinvii una sorta di menefreghismo da parte di Springsteen nei confronti delle decine di migliaia di fan che avevano acquistato i biglietti dei concerti e si ritrovano a dover rimandare impegni, ferie e tutto quello che ne consegue a momenti successivi. Tutte illazioni, ovviamente. Chi conosce Springsteen, anche coloro che non hanno apprezzato alcune scelte, forse impopolari, degli ultimi tempi, sa bene che se c’è una cosa che Bruce non farebbe mai è scendere da un palcoscenico. Aggiungo la mia personale convinzione che Springsteen non avrebbe mai rimandato questi concerti non solo per la vicinanza ai suoi fan ma anche per il rispetto verso i tanti lavoratori, operatori e tecnici che forzatamente hanno dovuto interrompere il loro lavoro al suo seguito e, di conseguenza, anche le loro aspettative di reddito. Ma il fatto stesso che le date siano state solo sospese e non annullate, con la dichiarazione ufficiale di un nuovo tour in progetto per il 2024 non fa che confermare tutti gli aspetti che ho appena citato.

L’uomo Bruce…

In netta contrapposizione con chi oggi tende a vedere Springsteen come un ex working class hero, imborghesito e ingolosito delle sue ricchezze, che opera scelte impopolari e ha frequentazioni snob, io negli ultimi tempi ho sempre teso a vedere Bruce né più né meno che come un uomo che sta accumulando ai problemi già annosi di tipo psichico, i più banali problemi di un uomo di 74 anni. Della stanchezza, quindi della necessità di riposo, e dei problemi di salute si è detto. Ma aggiungo: facoltà mentali rallentate, quindi minori capacità in tema di concentrazione, di memoria e di prontezza. Questo non per smitizzare la figura di Springsteen, perché il suo mito è ben saldo nelle sue canzoni e nelle sue grandi performance live, comprese quelle recenti. Lo scrivo per un sacrosanto realismo: solo con questo approccio possiamo capire quale grande miracolo stia ancora compiendo Bruce in un tour come quello del 2023 e in quello che si appresta ad annunciare per il 2024.

…e i suoi affetti

Sempre per questa mia tendenza all’umanizzazione di Springsteen, lasciando la sua leggenda alla sua opera presente e passata, aggiungo in coda anche due altri aspetti che sarebbero sacrosanti per ognuno di noi e lo sono certamente anche per lui, considerando l’alto senso di famiglia che gli proviene dalle sue origini italiane. In primo luogo Bruce è diventato nonno. Un fatto non certamente secondario per la rockstar, ma che diventa addirittura primario per l’uomo. Pensare a un Bruce convalescente che si è goduto il compleanno recente in famiglia, in compagnia anche della piccola Lilly Harper, a me provoca solo tanta tenerezza e ammirazione. In secondo luogo Bruce ha una mamma, una donna per lui fondamentale non solo in quanto mamma, ma anche per il tanto che questa donna speciale gli ha trasferito geneticamente e caratterialmente. Parliamo di una donna di 98 anni e mezzo, gravemente malata, ma ancora tra di noi. Una donna di cui l’uomo Bruce vorrà godere finché potrà.

Detto questo: Bruce, ti aspettiamo!

 

Leggi anche: la mia Letter To Bruce per il suo compleanno

 

Dario Migliorini

 

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