Oggi compie 70 anni Patti Scialfa, moglie di Bruce Springsteen nonché madre dei suoi tre figli, e componente della storica E Street Band dal 1984. Su chi sia Patti Scialfa e sui suoi trascorsi artistici non voglio soffermarmi. Nel web si può trovare tutto quello che si desidera sapere. Io vorrei invece approfondire due aspetti: l’apporto di Patti nella musica di Bruce Springsteen e la sua rilevanza come donna a fianco del Boss.

La Vocalist della E Street Band

il Born In The USA Tour portò grandi novità nella band. Oltre all’addio di Steve Van Zandt e alla sua sostituzione con Nils Lofgren, assistemmo all’ingresso della prima componente femminile della band. Prima di Patti Scialfa solo gli episodi sporadici di Suki Lahav avevano visto la collaborazione artistica di Bruce Springsteen con una figura femminile. Il sound complessivo della musica di Springsteen in quel periodo cambiò notevolmente. Da un lato l’utilizzo di strumenti sintetizzati, dall’altro proprio la presenza di questa voce femminile ammorbidirono il sound complessivo. L’ingresso di Patti nella E Street Band ha generato un esercito di favorevoli e un esercito di contrari e ha portato la discussione su posizioni estreme. La mia opinione è che la voce di Patti abbia aderito bene a quel rock più melodico che Bruce ha introdotto da Tunnel Of Love in poi. L’esempio più eclatante è il loro bellissimo duetto in Tougher Than The Rest dal vivo. Al contrario la sua voce è difficilmente coniugabile alle sonorità rock dei primi album, soprattutto al modo in cui Bruce li ha interpretati vocalmente. Patti ha una voce molto particolare, acuta e impostata sul vibrato. La sua è una voce decisamente pop, come mostra anche nei suoi album solisti. Non è un caso che il ruolo di Patti come vocalist emerga in particolare in quegli album in cui i temi sono più romantici e i suoni più melodici, da Tunnel Of Love a Lucky Town, da alcuni episodi di Devils & Dust a Working On A Dream. Mentre il suo apporto è quasi assente in un album come Magic, nel quale le sonorità tornano più dure e drammatiche. Tu cosa ne pensi? Scrivilo qui sotto in coda all’articolo.

La signora Springsteen

Patti si fidanzò con Bruce nel periodo in cui lui divorziò da Julianne Phillips. Nel giro di pochi anni Bruce licenziò la E Street Band e sposò Patti, che gli diede tre figli. Fu uno dei periodi meno prolifici di Springsteen dal punto di vista artistico, che peraltro coincise con il trasferimento della coppia dal nativo New Jersey alla lussureggiante Los Angeles. Molti supporter rimasero delusi dall’evoluzione artistica e personale di Bruce e non mancò chi addossò responsabilità, in tutto o in parte, a Patti, quasi che rappresentasse l’artefice occulta di questo cambio di rotta. In realtà, se allora Bruce poteva apparire come la classica rockstar arricchita che dimenticava il suo ruolo di working class hero per diventare una un’altra figura elitaria e viziata, distante dai suoi fan, solo col senno del poi, grazie soprattutto all’autobiografia di Bruce, abbiamo potuto inquadrare meglio la sua situazione personale di allora e l’importantissimo ruolo che Patti svolse al suo fianco. Bruce già soffriva di una forma di depressione, acuita proprio dalla progressiva divaricazione tra la sua natura di uomo dai valori semplici e genuini e lo status di rockstar ricca sfondata che si allontanava dalle sue origini. Questa perdita di connessione rischiava di abbattere un uomo che lottava per mantenere il controllo della sua vita, senza cadere negli eccessi tipici della vita da star. Il licenziamento della band e la formazione di una famiglia lontana dai riflettori risposero a quelle esigenze. Ma negli anni successivi non furono tutte rose e fiori, il disturbo continuò a farsi sentire e quello che non fecero le cure, lo fece Patti con la sua pazienza di moglie e di madre. Nel tempo lei si è trasformata nella silenziosa donna al fianco dell’uomo alla disperata ricerca di un equilibrio tra l’ordinarietà della vita e la straordinarietà del successo.

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Dario Migliorini

 

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