La questione delle libere ispirazioni e dei plagi: un argomento che torna spesso. Si tende a gridare al plagio per aizzare la polemica o trasformarla in un’arena di gladiatori che attaccano o difendono questo o quell’artista. In realtà il plagio è un illecito e configura la precisa volontà di copiare di sana pianta un’opera, nello specifico una canzone, ottenendo benefici artistici ed economici sfruttando l’ingegno altrui. Molto spesso sarebbe più opportuno parlare di libera ispirazione o, in altri casi specifici, del concreto desiderio di tributare un omaggio a un artista. Da un lato, quindi, è sempre opportuno saper distinguere queste casistiche, dall’altro è divertente andare a “scovare” le ispirazioni più o meno volute, anche quando non immediate all’orecchio.

Assonanze spesso involontarie

C’è anche la possibilità che si formino assonanze tra canzoni in modo del tutto involontario. Nel comporre si ha una melodia in testa e non ci si rende conto che è simile a una canzone già esistente. A me è successo anni fa: avevo scritto una canzone e l’avevo fatta sentire alla mia compagna. Lei mi fece notare che la strofa era molto simile a quella di Telegraph Road dei Dire Straits, una canzone che adoravo ma che non mi ero reso minimamente conto di aver “copiato”. Ci sono casi infiniti in questo senso. L’altro giorno stavo ascoltando The Wall di Springsteen e, senza nemmeno rendermene conto, poco dopo mi veniva da canticchiare Fields Of Gold di Sting. L’assonanza è sottile, ma c’è. E certamente non è voluta.

Le ispirazioni su canzoni di Bruce Springsteen

Penso che nel tempo in tanti abbiano cercato ispirazione da un autore e musicista di rilievo come Bruce Springsteen. Ci sono però tre canzoni di tre differenti artisti/band che a mio parere rappresentano casistiche di libera ispirazione, magari non sempre immediatamente rilevabile, ma dimostrabile con un minimo di analisi della canzone. Ce ne saranno tante altre, ma qui mi limito a osservare queste: Urlando Contro Il Cielo di Luciano Ligabue (Born To Run), Angel Of Harlem degli U2 (Tenth Avenue Freeze-Out) e Un Guanto di Francesco De Gregori (Blood Brothers/With Every Wish/Thunder Road).

Urlando Contro Il Cielo (Ligabue)

Nonostante nel tempo Ligabue si sia intelligentemente smarcato dall’etichetta di Springsteen italiano, è notorio che all’inizio della sua carriera si ispirasse fortemente a Bruce, tanto più che alcuni elementi della sua band erano anche una tribute band del Boss. Una delle prime canzoni di successo di Ligabue, Urlando Contro Il Cielo, è decisamente ispirata alla grandissima Born To Run di Bruce. La sequenza degli accordi del motivo musicale principale è praticamente sovrapponibile. La cosa è ancora più evidente se si prova a cantare i vocalizzi finali di Born To Run sopra i vocalizzi di Urlando Contro Il Cielo. Ma questo non è l’unico elemento di ispirazione. Ligabue ha certamente guardato anche alla struttura di Born To Run. Ogni strofa parte sul giro principale, poi ha una variazione per concludersi allo stesso modo (provate a cantare “baby we were born to run” su “urlando contro il cielo“. Da notare che entrambe le canzoni non hanno un vero ritornello o, più precisamente, hanno un ritornello che si dipana sui vocalizzi tra una strofa e l’altra. Poi le canzoni si evolvono grosso modo sulla stessa struttura: altra strofa, altro vocalizzo, assolo, inciso (“fantasmi sulla A14…” come “beyond the palace…”) e poi via verso il finale, anche se Born To Run ha un’ulteriore parte strumentale e un’ulteriore strofa che Urlando Contro Il Cielo non ha.

Angel Of Harlem (U2)

Forse meno evidente ma, a mio parere, innegabile è l’ispirazione che Bono e soci hanno ricevuto da Tenth Avenue Freeze-Out di Springsteen per la loro bellissima Angel Of Harlem. Gli U2 la composero per includerla in Rattle & Hum, il loro album che voleva omaggiare le radici della musica americana. L’ispirazione alla canzone di Springsteen non è tanto nella tipologia di canzone in generale, una ballata rock piuttosto classica che né SpringsteenBono hanno inventato. Nemmeno la presenza della sezioni fiati è di per sé un elemento di ispirazione. Tuttavia per una parte della strofa le linee di canto di Bono e di Bruce si possono quasi sovrapporre sull’alternarsi di due accordi ripetuti. Ma quello che rende più evidente l’ispirazione deli U2 a Tenth Avenue Freeze-Out è l’inciso a metà canzone, che subentra in entrambi i casi dopo due strofe. La sequenza di accordi dei due incisi è identica, al di là della differente tonalità. Per intenderci quando Bono canta “uh-uh-uh, she sells her heart and soul” e BruceI’m all, I’m all alone…” gli accordi sono perfettamente sovrapposti. Un’ispirazione voluta o non voluta? Si sa che Bono è un grande ammiratore di Springsteen, un’ispirazione a Bruce sarebbe più che naturale.

Un Guanto (Francesco De Gregori)

In una intervista che fece il giro dei media e scandalizzò non poco il pubblicò springsteeniano, De Gregori dichiarò, in maniera anche mediaticamente forte, di non essere un fan di Bruce Springsteen, definendolo un “furbacchione del rock“. Tuttavia la sua canzone Un Guanto del 1996 sembra, più o meno volutamente, aver preso spunto non da una, ma da tre canzoni di Bruce. L’attacco della canzone, un arpeggio di chitarra acustica che si ripete più volte, è identico all’attacco sia di Blood Brothers (1995), sia di With Every Wish (1992) di Springsteen. Con quest’ultima l’elemento aggiuntivo di somiglianza è rappresentato dalla presenza di una fine ritmica con il rullante suonato con le spazzole. Ma la cosa ancora più sorprendente è che la parte strumentale a metà canzone (intorno al minuto 3:30), che poi si ripete nel finale, è molto simile al celebre finale con l’assolo di sassofono di Thunder Road. Assonanze? Ispirazioni più o meno volute? Qui è davvero improbabile che questa somiglianza sia del tutto casuale, pur non trattandosi – è importante riaffermarlo – di plagio.

Anche Springsteen ha trovato ispirazione da altri

Lo stesso Bruce, inevitabilmente, rivolgendo l’ispirazione nella sua composizione a tanti generi e artisti che l’hanno preceduto, ha certamente scritto canzoni con somiglianze più o meno evidenti a brani già pubblicati. I tre casi più evidenti sono Drive All Night (da The River), We Are Alive (da Wrecking Ball, 2012), Paradise (da The Rising, 2002). Nel primo caso l’ispirazione viene da Madame George di Van Morrison. La melodia è diversa, ma la sequenza armonica degli accordi, oltre che la ritmica, delle due canzoni è molto simile. La volontà di Bruce di omaggiare un suo sicuro punto di riferimento, anche se non dichiarata, ci sta tutta. Potrebbe però trattarsi di una semplice assonanza o un richiamo involontario. Nel caso di We Are Alive l’ispirazione non è solo voluta, ma anche dichiarata: una canzone di protesta, in pieno stile Johnny Cash, con la quale Bruce ha voluto omaggiare il grande Man In Black e la sua Ring Of Fire. Diverso è il caso di Paradise, il cui cantato è molto simile alla celebre The Sound Of Silence di Paul Simon (1964). Non risultando alcuna dichiarazione di Springsteen di voler omaggiare Simon (in effetti non risultano particolari elementi di contatto artistico tra i due), è probabile in questo caso la più classica delle assonanze casuali, nelle quali Springsteen, senza volerlo, ha composto il brano avendo semplicemente nell’orecchio un brano così famoso e quindi di ascolto ricorrente. La questione delle assonanze musicali è emblematica in un caso “Springsteen su Springsteen“. Infatti gli attacchi di Born In The USA e di Darlington County, seppur decisamente diversi come arrangiamenti strumentali, richiamano lo stesso motivo musicale, che però in seguito cambia, distinguendo chiaramente le due canzoni.

 

Leggi anche: Chi ha influenzato Bruce Springsteen?

 

Dario Migliorini

 

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