Dario è riuscito a fare quello che ogni lettore, amante di Springsteen, sogna di fare: scrivere un libro, su quell’universo a cui si sente di appartenere.
Riesce a fare i suoi richiami al mondo springsteeniano e alla musica rock in generale, muovendosi su quel filo sottile*, che divide la banalità, dalla citazione in cui riconoscersi.
I personaggi sembrano davanti a noi, e più che leggere un libro ci si sente come un ulteriore passeggero, che in silenzio guarda quello che sta succedendo intorno a lui.
Difficile trovare un punto in cui dire “ok mi fermo continuo domani”, si va avanti spediti come quelle sere tra amici, che non si vorrebbero far finire mai…
Ovviamente non ho nessuna velleità di critico letterario, ma da lettore orgogliosamente ben al di sopra della nostra media nazionale, lo consiglio a chiunque voglia passare un po’ di tempo con tutte quelle storie che spesso ci fanno passare dai sorrisi agli occhi lucidi…
*una citazione, fatemela fare anche a me… ? :D: D
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