Esperienze in viaggio: uno degli elementi più arricchenti della nostra vita. Non pensi? Viaggiare ci apre alla varietà del mondo e ci fa crescere. Le esperienze in viaggio non solo ti fanno conoscere nuovi luoghi (oltre a consentirti i meritati svago e riposo), ma ti mettono anche in contatto con culture e usanze, lingue e tradizioni diverse dalle tue, profumi e gusti che non conoscevi o che possono essere così intensi e fragranti solo in quel luogo. Così, il giorno in cui torni a casa ti riscopri certamente rilassato, ma anche accresciuto. Penso che a volte ti rendi conto di aver scalfito, almeno in parte, quel senso di limite, di chiusura che ti si appiccica addosso rimanendo troppo spesso nel tuo ambiente di vita, nella tua casa, nella tua comunità. Dunque le esperienze in viaggio sono da conservare gelosamente, specie quelle più particolari. E cosa c’è di meglio che scriverne?

IL VIAGGIO NELLA LETTERATURA

Del resto, a pensarci bene, le esperienze in viaggio sono state cantate da sempre nella letteratura e hanno spesso contribuito a condurre le opere che li raccontavano nella leggenda. Specie quando non si trattava solo di un viaggio fisico, ma anche di conoscenza, di esperienza o introspettivo. Fu un lungo viaggio quello che Ulisse ha compiuto nella gloriosa Odissea di Omero. Fu un viaggio onirico e drammatico quello compiuto da Dante Alighieri tra Inferno, Purgatorio e Paradiso nella Divina Commedia. Fu ovviamente un lungo viaggio anche quello effettuato da Phileas Fogg nel celebre Il Giro Del Mondo In 80 Giorni di Jules Verne. Fu infine un viaggio emozionante quello che intraprese Jack Kerouac nel suo notissimo romanzo On The Road (Sulla Strada). Ne ho citati solo alcuni, per comprendere diverse epoche e diverse tipologie di viaggio. Ma se ne potrebbero citare molti altri.

Le occasioni per viaggiare

Le esperienze in viaggio provengono da diverse occasioni per viaggiare. A volte si tratta di un’uscita di una giornata o di un week end, giusto per andare a visitare un luogo sconosciuto, in genere poco distante da casa. A volte abbiamo degli amici da andare a trovare. Più frequentemente partiamo per una vacanza di due/tre settimane, le tanto agognate ferie. Altre volte ci dobbiamo muovere per lavoro, magari anche per una settimana, un mese, forse più. Magari sei uno studente che parte per un’esperienza all’estero, magari vivi in un luogo lontano dalla tua famiglia d’origine e, di tanto in tanto, torni a farle visita.  A volte il viaggio arriva da scelte drastiche di vita: un trasferimento permanente in un altro luogo, magari all’estero, magari dall’altra parte del mondo. Pensa a quante occasioni possono capitare perché tu tolga la valigia dall’armadio, la riempia del necessario e… pronti, via!

QUALCOSA SUCCEDE SEMPRE

Salvo che il tuo viaggio sia un mero spostamento fisico verso un’altra casa o che tu lo viva come puro relax statico (spiaggia-ombrellone-ristorante, tanto per intenderci), le esperienze in viaggio ti faranno certamente vivere qualcosa da raccontare. Quando torni a casa e incontri familiari e amici, tipicamente racconti loro le cose più interessanti che hai visto, magari eventuali aneddoti su un fatto, un luogo, una persona che probabilmente non dimenticherai mai. Mostri le foto sullo smartphone o sul computer (sempre più spesso), oppure quelle stampate e raccolte in un album (sempre meno spesso) o in forma di diapositive (quasi più). Quello che fai molto meno spesso è scriverne. Un diario di viaggio, le migliori sensazioni in chiusura della tua esperienza, ciò che ti porti a casa come bagaglio di crescita. Oppure, ad esempio, quel fatto particolare che ti è successo e che merita di essere mantenuto negli anni nella tua memoria e, perché no, raccontato. Questa sezione punta a questo: racconterò esperienze indimenticabili o anche piccoli aneddoti significativi legati ai miei viaggi, ma nulla vieta che io ospiti anche le tue esperienze, se le vuoi raccontare.

Il viaggio di Frank Joyce

Sono talmente appassionato di viaggi che ho basato su un lungo viaggio anche la trama del mio romanzo Coupe DeVille – Frank è tornato a casa. E visto che l’ho citato sopra, nella sinossi del romanzo ho proprio richiamato il vagabondaggio di Ulisse in cerca di casa sua. Queste sono le righe che introducono la sinossi: “Frank Joyce è un uomo realizzato, ma il suo percorso di vita è stato impervio. Un moderno Ulisse, il cui lungo viaggio non è stato solo un vagabondare fisico, ma soprattutto l’affannosa ricerca di se stesso.” Più avanti nella sinossi il viaggio è ancora richiamato: “Un viaggio entusiasmante ma delicato, nel quale incontra nuovamente alcuni fantasmi che hanno popolato il suo passato. Soprattutto ritrova una persona che, forse, non conosce ancora pienamente: se stesso.” Come ho sottolineato sopra, un viaggio può essere fisico, ma anche introspettivo. E quest’ultima tipologia, spesso, è quella con la quale cresciamo di più.

Tira tu le conclusioni…

  • Come vivi le tue esperienze di viaggio? Cosa cerchi? Cosa punti a portarti a casa?
  • Non ha mai tenuto un diario di viaggio? Oppure non hai mai scritto qualcosa a riassunto dello stesso?
  • Non c’è un episodio particolare che ritieni meriti di essere raccontato? Qualcosa, ad esempio, che leghi musica e viaggio?
  • Hai già letto Coupe DeVille? In caso affermativo, perché non scrivi una recensione sul mio sito? Fallo cliccando qui

Esprimere se stessi è segno di vitalità e di distinzione. Fallo anche tu e commenta qui.

Dario Migliorini

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