L’immensa produzione discografica di Bruce Springsteen ha mietuto tante vittime, non tra gli esseri umani per fortuna, ma tra le sue canzoni. La romantica ma di stampo rock My Love Will Not Let You Down appartiene a quel gruppo, dimenticata sui nastri registrati nelle sessioni di Born In The USA e riportata alla luce con la pubblicazione di Tracks (1998). Era maggio del 1982: Springsteen era circondato da decine di fogli su cui aveva appuntato versi e accordi di tante canzoni. Tra quelle c’era My Love Will Not Let You Down, registrata in quei giorni, ma mai rientrata né nell’acustico Nebraska, pubblicato a settembre di quell’anno, né nel successivo Born In The USA. Eppure My Love Will Not Let You Down è un brano rock molto incisivo, con una resa live mostruosa. Se ne accorse lo stesso Springsteen che la scelse come opener nei gloriosi concerti del Reunion Tour.
L’AMORE COME SALVEZZA
In una situazione tutto sommato inconsueta Springsteen abbina un testo romantico a un brano di rock energico. Un apparente controsenso ma, in realtà, una scelta motivata. Bruce, infatti, non canta in My Love Will Not Let You Down della parte più melensa e zuccherosa dell’amore, ma ne esprime la componente più rabbiosa e concreta, quella che vede un uomo giurare a una donna di fidarsi di lui, perché il suo amore non la deluderà. Siamo nel campo dell’amore più vigoroso e determinato, l’amore capace di rendere insonne l’uomo che lo prova e di trasformarlo in una bomba che sta per esplodere, il cui timer è rappresentato dal battito del suo cuore. Un sentimento che trasforma un sogno in una promessa solenne e impavida: il suo amore non la deluderà.
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La fase successiva al dolore
La canzone sembra lontana dalle canzoni d’amore scritte negli anni precedenti. Non sembrano esserci, infatti, due innamorati immersi in un difficile contesto sociale. Springsteen non sembra volerci raccontare una storia d’amore da sobborghi o di provincia. Non ci sono le macchine e il fuoco da cui vogliono scappare i due innamorati di Drive All Night, non ci sono gli amanti imprigionati di Jackson Cage. In questo caso sembra che Bruce voglia semplicemente dare voce a un uomo innamorato che vuole dichiarare amore totale alla sua donna, anticipando temi che ritroveremo in Tunnel Of Love, Human Touch e Lucky Town. “Continuo a cercarti, cara, ovunque vada, e quando ti troverò, ci sarà solo una cosa che tu devi sapere, una sola cosa: il mio amore non ti deluderà.”
Una promessa intensa come il rock
L’uomo canta alla donna che ama questi versi solenni. Springsteen decide di accompagnare l’intensità di questa dichiarazione d’amore con un pezzo altrettanto intenso. Si può ipotizzare che Bruce con questo rock vigoroso voglia rappresentare e trasmettere al suo pubblico la tenacia e la determinazione del suo protagonista. Come se volesse urlare: “Non ti sto solo dicendo che ti amo, ma ti sto urlando che ti cercherò ovunque e farò tutto quello che mi sarà possibile per renderti la donna più felice.” Questa determinazione emerge in tutta la sua nitidezza nel verso finale: “Ho una promessa e non ho paura di farla: il mio amore non ti deluderà.” Una promessa intensa come il rock.
Tornano i sogni beffardi
C’è un verso, però, uno solo in tutta la canzone, che però ci riporta indietro ai momenti più duri di The River: “Cerco un contatto in nuovi sguardi, ma sono duri per proteggersi dai troppi sogni svaniti.” L’innamorato protagonista e narratore torna a dipingerci un mondo di persone irrigidite e raffreddate dalla disillusione. Lui cerca luce negli occhi delle persone che incontra, un cenno di vita che rimane represso a causa dei sogni che nel frattempo si sono evaporati. A causa di quel verso, forse non siamo così distanti dai toni cupi di Darkness On The Edge Of Town e dalle situazioni difficili di The River. L’ambiente ovattato e del tutto autobiografico di Tunnel Of Love, tra illusionismi, mascheramenti brillanti e indizi di tradimento, è ancora lontano. Siamo ancora immersi in un amore che lotta quotidianamente, tra ostacoli reali e a sogni svaniti.
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UN CICLONE ROCK
Una canzone musicalmente così accattivante e incalzante in qualsiasi album di qualsiasi altro artista non solo avrebbe trovato spazio, ma sarebbe stata una sicura hit. Come in pochi altri casi, Bruce crea un contrasto fortissimo (ma ben riuscito) tra il tema romantico del testo e il tiro rock da treno ultraveloce che ti passa davanti agli occhi, facendoti vibrare le budella. L’esecuzione della band, specie dal vivo, raggiunge altissimi livelli di potenza. Max Weinberg è nella sua versione più mighty, mentre l’accoppiata Bittan-Federici scivola su tastiere e pianoforte come se non ci fosse un domani. Infine lo stesso Springteen e Steve Van Zandt, ai quali si aggiunge Nils Lofgren nelle vulcaniche versioni dal vivo, portano le chitarre nel ruolo di protagoniste assolute: chitarre che dettano il tema musicale principale all’unisono con il cantato del ritornello. Sembra che il ventennio trascorso dagli anni del rock più puro, non sia mai terminato. La versione live, specie quella proposta nel Reunion Tour, raggiunge livelli epici di potenza, a cominciare dal clamoroso incipit dettato da un Weinberg indemoniato.
Curiosità
Nell’enorme fiume della discografia springsteeniana si trovano spesso canzoni teoricamente marginali che, per la loro bellezza o per il loro particolare ruolo, diventano centrali, almeno in una certa fase della carriera di Springsteen. Una di queste è proprio My Love Will Not Let You Down, brano mai entrato nella discografia ufficiale fino a quel 1998, quando il musicista decise di inserirla in Tracks. Ma il motivo della sua rilevanza è dovuto a ben altro: nelle scalette del celebre Reunion Tour, quando Springsteen e la E Street Band tornarono sul palco insieme dopo un decennio, il rocker decise di riservare a questa canzone un ruolo fondamentale: quello di canzone d’apertura. Un ruolo che coprì davvero egregiamente, grazie al suo tiro rock e alla sua eccezionale resa dal vivo.
Tira tu le conclusioni…
- Conosci My Love Will Not Let You Down di Bruce Springsteen? Senti la versione in studio e la registrazione nel Live In New York City e torna a dirmi cosa ne pensi;
- Se non sei un fan di Bruce Springsteen, cosa pensi del fatto che una canzone così sia rimasta nel cassetto per oltre 15 anni, scartata dagli album ufficiali?
- Canzoni d’amore con un grande tiro rock. Ti aspetti che l’amore sia più adatto a canzone più melodiche?
- La promessa dell’amore forte. Hai vissuto esperienze simili? Credi nella possibilità di un sentimento così puro e incondizionato?
Esprimere se stessi è segno di vitalità e di distinzione. Fallo anche tu e commenta qui.
Carissimo Dario complimenti per questo bellissimo articolo. Questo brano è di una potenza devastante, soprattutto quando lo suona live e mi dà una carica straordinaria, perché trasmette forza, speranza, resistenza, rabbia da ‘buttare fuori’ (non a caso lo ascolto sempre quando vado a correre o quando ho bisogno di caricarmi e lasciarmi qualcosa di brutto alle spalle). Ma ha, come in tantissime canzoni di Bruce, una grande dolcezza e struggenza. Non esistono altri artisti che possono ‘permettersi’ di tenere questo come tanti altri brani simili nel cassetto. Bruce è una foeza della natura, l’ho visto 14 volte live con 5 San Siro e attendo le prossime 2 il prossimo anno, sperando che esegua anche lì la nostra splendida ‘My love will not let you down’, meravigliosa promessa di Amore che va oltre’! È trascendentale e insieme immensamente rock questo pezzo! Un saluto da Riccardo Bon Mestre
Ciao Riccardo, grazie per il complimento. Hai proprio ragione, dal vivo è devastante. Pensa che è una outtake. Capisco Bruce perché come significato sarebbe stata fuori luogo sia in Nebraska sia in Born In The USA, ma un pezzo così meritava da solo un terzo album 🤭. Leggi anche i miei altri articoli, iniziano a essere tanti e andrò avanti. Soprattutto ti sono grato se passerai spesso dal mio blog a commentarmi. A presto. Dario
Sarò a Trieste Calling The Boss venerdì 29 luglio a parlare di The Rising. Se ci sarai, fatti vivo
Concordo che per ogni altro artista sarebbe stata un hit… dal vivo è potenza pura.
Per chi se lo fosse perso… c’è una cover/tributo in un film di Meryl Streep… io la trovo davvero simpatica…. https://www.youtube.com/watch?v=4SbqjzCpeGw
Ho visto quel film, carino. Poi lei è una forza della natura. Un altro episodio di legami tra Bruce e il cinema. A presto, Simone
Non la conoscevo, o almeno non la ricirdavo ai tempi del Réunion tour in Italia… Dal vivo ha una carica che poche canzoni si sognano di avere, perciò, si, mi stupisce il suo dimenticamento in un cassetto…. Ma imparando a conoscere il Nostro, capisci che BITUSA non sarebbe stato l’album adatto, ed avrebbe potuto attendere Tunnel of Love…. Detto ciò, puro parere personale, s’intende, sottolineo la potenza ed energia che, non solo esprime, ma trasmette a chi, come me, di springsteeniana energia viene affetto, invaso, devastato e soddisfatto!!! Al 2023, Circo Massimo!!!!
Sì, Simone, è un pezzo davvero trascinante. Quel rock in cui emerge tutta la potenza della E Street Band, a partire dalla clamorosa base ritmica di Max e Garry.
Ci sarò a Roma, sono riuscito a prendere il PIT. Sarò anche a Ferrara e Monza. Continua a leggermi e commentarmi. In questi giorni sto facendo girare sui vari gruppi springsteeniani Drive All Night, Nebraska e Lost In The Flood. Li posto a giro sui gruppi quindi penso che le vedrai girare tutte e tre sul gruppo o sui gruppi in cui sei. A presto