Quanti milioni di dischi ha venduto Bruce Springsteen? Non lo sapremo mai di preciso, ma una stima di massima è stata fatta: 104 milioni di copie certificate, mentre si sale a 120 milioni se si considerano le copie dichiarate/rivendicate dalle case discografiche. Sulla base di questi numeri Bruce risulterebbe il 32° assoluto nella storia della musica popolare. Ecco quanti milioni di dischi ha venduto Bruce Springsteen! Ma intendiamoci: non ho mai amato le graduatorie, in particolare quelle che riguardano le vendite degli album musicali, perché il successo commerciale non ha nulla o davvero poco a che fare con la qualità di ciò che ascoltiamo.
Cosa ci dice il dato delle vendite?
Il successo commerciale di un disco dipende da tanti fattori, che solo in parte hanno a che fare con la qualità musicale e con lo spessore artistico dell’autore/interprete. A volte un album facile all’ascolto, orecchiabile, leggero ha più successo. Questo soprattutto succede dagli anni ’80, cioè da quando il rock ha perso spazio rispetto alle melodie pop e alla strumentazione elettronica. Molto spesso per il successo commerciale risulta determinante la campagna di marketing (pubblicità, messaggio chiave, passaggi radio, tempistiche corrette). Certamente possono avere un peso anche le recensioni dei giornalisti e dei critici musicali. Un peso che però nel tempo ha subito due effetti: è calato, perché il pubblico ha sempre meno volgia di leggerle, e si è un po’ sporcato, perché spesso il critico/giornalista subisce la pressione dell’editore o dellastessa casa discografica nell’esprimere la propria opinione e indirizzare all’acquisto di questo o quell’album. A proposito invece di tempistiche, a volte si rivela determinante la scelta del momento giusto o, più in generale, la fortuna di trovarsi nell’epoca che può meglio accogliere la propria musica. Alcuni album hanno venduto tanto in certe epoche, ma avrebbero venduto molto meno se lanciati in momenti diversi.
Quanti milioni di dischi ha venduto Bruce Springsteen: la graduatoria degli album
Nonostante la mia distanza da ogni tipo di graduatoria, in questo caso ho voluto indagare quali album di Bruce Springsteen abbiano venduto di più o di meno nel corso della sua carriera. Non per metterlo in ranking con altri artisti, né per fare confronti qualitativi. Lo faccio per capire come il successo commerciale della sua musica si sia distribuita tra i diversi album, anche per confrontarlo con le dichiarazioni dei fan sulle loro preferenze. Prima però di vedere la graduatoria è opportuno fare qualche sottolineatura:
- l’impatto dei canali web di vendita e di ascolto della musica hanno inevitabilmente condizionato le vendite dei supporti fisici da una certa epoca in poi, indicativamente con il nuovo millennio. Va da sé che gli album più recenti sono più penalizzati nelle vendite.
- Springsteen è uno degli artisti della storia del rock che è stato più interessato dal fenomeno dei bootleg, ossia delle registrazioni-pirata dei suoi concerti, in alcuni casi addirittura delle sue registrazioni in studio. Un fenomeno che potrebbe aver limitato il numero di vendite, soprattutto delle raccolte di inediti e degli album live.
- a livello statistico non sono disponibili numeri precisi sulle effettive vendite di dischi. Quello su cui è possibile basarci è il numero di copie che hanno portato gli album ad ottenere dischi dei vari metalli (dall’argento al platino)
Quanti milioni di dischi ha venduto Bruce Springsteen
- Born In The USA – si attesta a circa 30 milioni di dischi venduti/rivendicati. In graduatoria risulta essere il 27° album assoluto di sempre
- Greatest Hits – la prima raccolta greatest hits con 4 inediti si ferma a poco meno di 10 milioni di copie
- Born To Run – anch’esso si attesta poco sotto i 10 milioni di copie. È l’album più apprezzato dalla critica e dalla maggioranza dei fan di Bruce Springsteen
- The River – un successo notevole, se si considera che è un doppio album
- Live ’75-’85 – è il primo disco live in graduatoria. Supera i 5 milioni di copie vendute ed è un ottimo risultato, considerando che è un cofanetto
- Tunnel Of Love – lontanissimo dalle vendite del suo predecessore, forse paga l’immagine più romantica e imborghesita di Bruce, a cominciare dalla copertina
- Darkness On The Edge Of Town – è uno dei più amati dai fan e dalla critica, ma le sue vendite si sono fermate a meno della metà di Born To Run
- The Rising – l’album dedicato alla tragedia dell’11 Settembre è il miglior album del nuovo millennio in tema di vendite
- The Wild, The Innocent & The E Street Shuffle – vende poco ai tempi del lancio, poi recupera in scia al grande successo di Bruce da Born To Run
- Greetings From Asbury Park, N.J. – come sopra, ma con qualche numero in meno
- Human Touch – uno dei due album dell’era “senza E Street Band” si ferma in posizioni di rincalzo
- Lucky Town – come sopra, perché gli album escono lo stesso giorno, ma sembrerebbe con qualche copia in meno
- Magic – un album che meritava sicuramente più successo, ma siamo ormai nell’era digitale
- The Essential – altra raccolta di successi con tanti inediti. Poco successo, ma è un triplo CD
- Nebraska – gli album acustici di Springsteen restano di nicchia anche nelle vendite. Ne fa le spese anche il capolavoro acustico, acclamato dalla critica
- Wrecking Ball – altro album che vende meno delle sue potenzialità, sorretto peraltro da un tour monumentale. Ma le piattaforme on line nel 2012 già imperversano
- Devils & Dust – come Nebraska, ma in tono minore. Incidono sulle vendite anche l’anno di uscita e il minore clamore mediatico
- Tracks – 18 Tracks – un cofanetto di 4 dischi, per di più composto da chicche inedite (salvo che i bootleg ci fossero già arrivati), non può vendere tanto, ma tutto sommato non va nemmeno male
- The Ghost Of Tom Joad – uscito nel momento di minore attenzione mediatica su Springsteen, per quanto bello, è pur sempre un album acustico e di nicchia
- Working On A Dream – un album che anche molti ammiratori di Springsteen non amano, va da sé che non possa vendere tanto – 1.115
- High Hopes – vale lo stesso ragionamento di Working On A Dream, ma si sente sempre più l’impatto delle piattaforme web
- Letter To You – resta uno degli album più venduti nello sfortunato 2020, ma si ferma molto in basso. Sicuramente molto più ascoltato su YouTube e Spotify
- Western Stars – a metà tra un album full band e un album acustico, non prevede l’impiego della E Street Band e, nonostante la sua bellezza, molti fan non lo prendono nemmeno in considerazione
- We Shall Overcome/The Seeger Sessions – la bellezza della musica tradizionale e la grandezza di Bruce nel riproporla. Ma sono cover e quindi i numeri sono scarsi.
- Only The Strong Survive – un po’ di clamore all’uscita, ma è lo stesso Bruce a presentarlo soprattutto come sfizio personale. Nel successivo tour ne suonerà solo 3, l’album vende poco.
Restano da citare alcune pubblicazioni che si sono fermate a poche centinaia, in alcuni casi a poche decine di migliaia di copie. Non sono album di inediti ma raccolte e concerti dal vivo. Quasi tutte sono pubblicazioni del nuovo millennio, i cui numeri sono crollati sotto la scure delle piattaforme online di musica: MTV UnPlugged, Live In New York City, Live In Dublin, Springsteen On Broadway, The Legendary No Nukes Concerts, Chapters And Verses.
Da notare invece la buona performance del doppio The Promise, nonostante fosse tratto dal cofanetto celebrativo di Darkness On The Edge Of Town, che ha superato molte delle pubblicazioni riportate qui sopra.
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Dario Migliorini
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