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Recensione Crush On You, Bruce Springsteen

7 Lug, 2023 | Words and Music |
Crush On You

Crush On You è l’ottava traccia del doppio album The River di Bruce Springsteen, pubblicato nel 1980. In un album in cui Springsteen ha voluto omaggiare il rock con tutte le sue influenze da e verso altri generi, con sonorità che spaziano dai suoni dolci degli anni ’50 fino al punk della fine degli anni ’70, Crush On You rappresenta insieme a I’m A Rocker e a Ramrod la componente del rock più duro, con richiami che vanno dal R&B all’hard rock. Anche il testo di Crush On You, oggettivamente senza grosse pretese stilistiche e di profondità lirica, sembra riportare alle canzoni più leggere e spensierate del blues e del soul degli anni ’50 e ’60. Suonata dal vivo piuttosto raramente, ha avuto i suoi momenti di maggiore visibilità nel primo The River Tour.

Innamorarsi di una ballerina

Crush On You (“Ho una cotta per te”) a partire dal titolo non è propriamente una delle canzoni simbolo della profondità lirica di un grande autore come Bruce Springsteen. Il testo narra di un ragazzo che viene attratto dalla pubblicità di uno spettacolo, presumibilmente uno spogliarello, che vede impegnata una giovane ragazza. Lei potrebbe essere orientale, se ci facciamo guidare dall’indizio del nome dello spettacolo (Hong Kong Special). Il giovane decide di entrare e rimane folgorato dalla ballerina. Presumibilmente riesce a conquistarla, al punto che nella seconda strofa vede questa piccola figura straniera che gira per la sua camera e gli fa girare la testa. Il fatto che la donna sia descritta come piccola e straniera potrebbe collimare con l’idea che la ragazza possa provenire dall’Estremo Oriente.

Una donna fascinosa

L’ultima strofa di Crush On You (leggi qui la traduzione) viene utilizzata da Springsteen per descrivere il fascino e l’esuberanza della donna con una serie di divertenti paragoni e metafore. Lui perde la testa per lei, qualsiasi cosa lei sia o potrebbe essere. Lei così potrebbe essere la donna più chiacchierata dell’alta società, un’erede di Rockefeller o semplicemente una cameriera o una cassiera in banca, che lui si innamorerebbe in ogni caso. Il suo fascino fa apparire scialba la Venere di Milo, il suo brutto carattere fa apparire docile Sheena della Giungla, ma lui non può far altro che sentirsi forte e appagato, grazie alla presenza di lei.

Un raro (hard)rock di chitarre e sax

Nonostante siano accreditati nella canzone anche Roy Bittan e Danny Federici (nel finale si percepisce la presenza dell’organo), Crush On You si basa esclusivamente sulle chitarre distorte e sul sassofono. La base ritmica è energica ma piuttosto costante: l’obiettivo è garantire tre minuti di ritmo infuocato, senza pause, tutto d’un fiato. Sopra di essa emergono le chitarre di Bruce Springsteen e di Steve Van Zandt, quest’ultimo nel ruolo di solista e nell’esecuzione di essenziali riff di scuola blues. L’altro strumento che emerge con impeto è il sassofono di Clarence Clemons, non solo per l’energico assolo centrale, ma anche per i continui inserimenti di accompagnamento durante il brano che danno ulteriore enfasi al muro del suono della canzone (e un lato di soul frammisto a rhythm & blues). Sopra tutto questo la voce di Bruce è in una delle performance più ruvide e strappate dalla sua carriera, come succede anche nella “gemella diversa” I’m A Rocker. Anche nei vocalizzi Steve Van Zandt è degno compare del suo Boss. C’è da scommettere che sia stato soprattutto lui, nell’ambito del team dei tre produttori (con lui lo stesso Springsteen e Jon Landau), a tifare per l’inclusione della canzone nell’album.

Pochi live. Niente cover?

Crush On You non è stata certamente centrale anche nelle esecuzioni dal vivo, nonostante la sua ritmica incalzante e il suo ritornello orecchiabile e facile da far cantare al pubblico. Le 79 volte che ad oggi risultano suonate si limitano a due soli tour, entrambi riferiti all’album di appartenenza, ossia il The River Tour del 1980 e quello “bissato” nel 2016. Inoltre, secondo BruceBase Wiki, non si hanno notizie di pubblicazioni ufficiali di cover di questa canzone.

Tira tu le conclusioni…

  • Conosci Crush On You di Bruce Springsteen
  • Il lato più leggero e scanzonato di Bruce in un album di grande drammaticità. Cosa ne pensi?
  • Leggendo la traduzione, anche tu hai l’impressione che si tratti di una donna proveniente dall’Estremo Oriente?
  • Amo la musica di Bruce, ma sono un detrattore di questa canzone. A te piace? Hai anche tu canzoni che non ami?

 

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Dario Migliorini

 

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Commenti Recenti

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2 Commenti

  1. Carlo boccalati

    Sicuramente Crush on you non è tra i capolavori di Bruce, ma devo dire che amo particolarmente la freschezza e la leggerezza di questo brano, raramente eseguito live. E sono felicissimo di avere avuto la fortuna di sentirlo nella prima data del The River Tour 2016 a San Siro.
    Ho sempre considerato COY un po’ come la sorella minore di I’m a rocker: è una perfetta party song, ideale nei concerti per creare un’atmosfera di divertimento.
    Per quanto riguarda i protagonisti, non ti so spiegare la ragione, ho sempre pensato che lui fosse un militare in licenza alla ricerca di divertimento, che invece finisce poi per prendere una sbandata (magari anche solo per una notte, ma che comunque lo porta a rivedere il suo modo di pensare)

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    • Dario Migliorini

      Carlo, sul lato musicale non è poi male. Io preferisco il Bruce con pianoforte e organo, ma ci sta anche una canzone così, che è un po’ soul e un po’ punk, con sonorità dure di chitarra ma anche un sax che riporta a James Brown. Per ciò che riguarda il testo, pur apprezzando il tuo punto di vista, lo trovo davvero troppo banale, soprattutto la seconda e la terza strofa. Preferisco l’ironia della successiva You Can Look o la leggerezza che omaggia il cinema e la televisione di I’m A Rocker, che ho definito la gemella diversa.

      Rispondi

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