I’m Goin’ Down è la nona traccia dell’album Born In The USA (1984) di Bruce Springsteen. La canzone, un divertente pop-rock ritmato e melodico, ha rappresentato anche uno dei ben sette singoli estratti dal celebre best-seller che portò la notorietà di Springsteen a livello planetario. I’m Goin’ Down è indubbiamente l’episodio più leggero dell’album in quanto, pur vedendo come protagonista una coppia in crisi, Springsteen non aggancia questa crisi a una situazione più ampia di disagio economico e sociale, come ha fatto in tanti altri casi, ma lascia il problema all’interno della coppia. Se consideriamo la scelta di lanciarla come singolo e la sua orecchiabilità, oltre alle potenzialità live, specie nell’interazione con il pubblico, tutto sommato I’m Goin’ Down non ha avuto il successo che ci si poteva aspettare nelle performance dal vivo.

Una coppia in crisi

Accompagnata da un ritmo rock brillante con qualche impressione country, I’m Goin’ Down (leggi qui la traduzione) narra della crisi di una coppia che non riesce più a trovare la serenità di un rapporto di passione e di convivenza. Il protagonista narra la vicenda in prima persona, rivolgendosi alla donna che ama ma che negli ultimi tempi lo fa soffrire. Springsteen concentra l’attenzione sull’aspetto passionale. La coppia nei primi tempi di relazione viveva nella forte reciproca attrazione con baci infuocati che facevano impazzire la ragazza. Ora infuocati sono solo i litigi e le discussioni dopo serate brevi che promettevano molto di più. Non ci sono riferimenti alla situazione sociale della coppia, se non al fatto che entrambi siano degli ordinari lavoratori, visto che lui la accompagna la mattina al lavoro.

Il parallelo con Fire

I’m Goin’ Down, non solo per la sua impronta rock’n’roll ma anche per il suo testo, si avvicina molto a Fire, canzone inedita proveniente dal periodo di Darkness On The Edge Of Town che fu esclusa dall’oscuro album del 1978, ma che poi Springsteen ha inserito sia nel Live ’75/’85 sia tra gli inediti della raccolta The Promise. Anche in Fire, infatti, troviamo una coppia in cui lui prova passionalmente a stabilire un contatto che lei rifiuta. In entrambe le canzoni, peraltro, il primo momento vede una coppia che sale in macchina: la figura maschile prova ad abbracciarla, ma lei si ritrae. Le situazioni sono talmente somiglianti che potremmo pensare a una come il seguito dell’altra. In Fire la coppia è ai primi passi e lei si ritrae fingendo di non avere interesse per lui, ma poi emerge la passione che scoppia. In I’m Goin’ Down, dopo qualche anno, troviamo potenzialmente la stessa coppia che vive le stesse situazioni, ma con quell’elemento passionale che, soprattutto da parte di lei, è fortemente scemato.

Solo il rapporto di coppia

L’assenza in un I’m Goin’ Down di un background economico/sociale si discosta molto da altre canzoni nelle quali la crisi di coppia non era avulsa da quel contesto. In Darkness On The Edge Of Town e in The River, ma anche nello stesso Born In The USA (si pensi a Downbound Train e a Working On The Highway), Springsteen ci ha dato spesso in pasto coppie in crisi, ma quasi sempre al di sotto c’è un elemento socio/economico che condiziona negativamente il rapporto tra i due componenti. Per certi versi l’assenza di questo elemento in I’m Goin’ Down potrebbe già portare verso i temi di Tunnel Of Love, nel quale Springsteen indaga molto più profondamente sui motivi di crisi di una coppia. Certamente, però, nell’album del 1987 Springsteen scrive con una tensione e una drammaticità ben più pesanti, anche perché sappiamo quanto Tunnel Of Love tragga ispirazione da motivi autobiografici. Un accostamento potrebbe essere tracciato con Ain’t Got You, canzone d’apertura dello stesso album, nella quale parimenti emerge l’incapacità dell’uomo di conquistare la donna che ama. In questo caso, però, ci viene presentato non un uomo comune ma un uomo molto facoltoso che possiede tutto ma non riesce a raggiungere l’amore della propria donna. Inevitabile vedere nei protagonisti di quella canzone lo stesso Springsteen e la sua allora moglie Julianne Phillips.

Si balla e si canta

I’m Goin’ Down è una canzone estremamente orecchiabile e ballabile che si basa su un costante giro standard di quattro accordi che allora si era già sentito e che si sarebbe sentito ancora spessissimo in tante altre canzoni pop. Il pezzo è fondamentalmente un brano rock con influenze country, rappresentate non solo dai riff di chitarra, tipici del country rock, ma anche e soprattutto dal mandolino, che ricompare nell’album come già in Darlington County e poi in Glory Days. Come in Darlington County anche in I’m Goin’ Down Bruce, per rimarcare l’anima rock della canzone e dell’intero album, chiede a Clarence Clemons di eseguire al sassofono l’assolo a metà canzone. Il mandolino, del resto, è il marchio di Steve Van Zandt, giunto ormai ai saluti. La ritmica è assolutamente ordinaria e ballabile, con il battito di mani a doppiare il rullante per buona parte della canzone. L’elemento musicalmente più significativo è rappresentato dal ritorno di Garry Tallent in grande stile a viaggiare su tutta la tastiera del suo basso elettrico. Se nelle altre due canzoni dell’album sopra citate, Bruce opta per un per la presenza di controcanti e cori, in I’m Goin’ Down decide di cantare la canzone solo con la prima voce, una voce squillante, come in altre occasioni dell’album, che contrasta con quella più roca degli album precedenti. Molto significativi sono i vocalizzi che Springsteen inserisce in chiusura di canzone, giochi vocali che sembrano omaggiare i grandi rock’n’roller delle origini, in particolare Chuck Berry e Little Richards.

Un successo incompiuto dal vivo

Rispetto alla sua facilità di ascolto e al buon impatto dal vivo, I’m Goin’ Down è stata suonata davvero poco. Meno di 100 volte di cui la metà nel corso del Born In The USA Tour, quindi comunque raramente anche nella tournée monumentale dell’album di appartenenza. L’altra metà delle esecuzioni dal vivo è arrivata nel nuovo millennio, soprattutto quando Bruce ha inaugurato quei concerti in cui il nucleo centrale era rappresentato dalla riproposizione di un intero album nell’esatta sequenza della sua tracklist.

Tira tu le conclusioni

  • Conosci I’m Goin’ Down di Bruce Springsteen?
  • Una canzone pop-rock dall’altra valenza commerciale rimasta un po’ sotto traccia, soprattutto dal vivo. Come la giudichi?
  • Cerco spesso paralleli e accostamenti con altre canzoni. Cosa pensi di quelli in questo articolo?
  • La passione amorosa che si spegne nel tempo. Un argomento solo apparentemente frivolo, perché vissuto in tantissime coppie. Il tuo vissuto?

 

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Dario Migliorini

 

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