Annuncio pubblicitario
Home » Blog Le Perle » Traduzione Canzoni » Traduzione Highway 29, Bruce Springsteen

Traduzione Highway 29, Bruce Springsteen

Aggiornato il 11 Mag, 2023 | Words and Music |

Traduzione di HIGHWAY 29 (Bruce Springsteen)

 

Leggi la mia presentazione di BRUCE SPRINGSTEEN

 

AUTOSTRADA 29

 

Le infilai una scarpa, calzava un perfetto 38
Le dissi: “Non si può fumare nel negozio, signora.”
Lei accavallò le gambe e poi
scambiammo poche parole, avremmo dovuto fermarci lì
lei mi diede un numero di telefono, io lo misi in tasca
la mia mano si infilò su per la sua gonna, tutto sfuggì dalla mia testa
in quella piccola bettola sulla Autostrada 29

Era una piccola banca di paese, fu un casino
Avevo con me una pistola, conoscete il resto
I soldi erano sulle assi del pavimento, la camicia era coperta di sangue
E lei piangeva, lei e io ci dirigemmo a sud sulla Autostrada 29

In un piccolo motel nel deserto, l’aria era calda e pulita
Io dormii come un morto, non sognai
Mi svegliai la mattina, mi lavai la faccia nel lavandino
Ci siamo diretti verso la Sierra Madre oltre il confine.
II sole d’inverno sparava luce fra gli alberi scuri
Mi dissi che tutto era causato da qualcosa in lei
Ma mentre guidavo capii che era dovuto a qualcosa in me
Qualcosa che proveniva da molto tempo indietro
e qualcosa che era con me lì adesso
sulla Autostrada 29

La strada era piena di vetri rotti e di benzina
Lei non diceva niente, era solo un sogno
Il vento entrava senza far rumore attraverso il parabrezza
Tutto quello che riuscivo a vedere era neve, cielo e pini
Chiusi gli occhi e stavo correndo
Stavo correndo e poi volando

 

Leggi la mia presentazione di BRUCE SPRINGSTEEN

 

Dario Migliorini

 

Se ti è piaciuto questo articolo commentalo e condividilo sui tuoi profili Social!

 

Condividi questo articolo

Ho selezionato per te questi 2 articoli

Dario Migliorini

Dario Migliorini

Autore

Mi presento… sono Dario Migliorini, un giovanotto del 1971 nato a Codogno e residente nel Basso Lodigiano. Convivo con Lara, ho una figlia, Elisa, e sono il primo di quattro fratelli. Mi sono laureato in Economia e Commercio, ma ho ereditato dal mio compianto papà Umberto la passione per la scrittura. Lui, oltre a essere uno storico amministratore locale, si era appassionato di storia lodigiana e aveva scritto diversi libri sull’argomento. Io, dopo la sua morte, ho curato la pubblicazione di due biografie: E Sono Solo Un Uomo (che racconta la vita del sacerdote missionario Don Mario Prandini) e Il Re Povero (che ripercorre tutto quello che mio padre ha combinato su questa terra). Dal 2008 presiedo anche un Centro Culturale che mio padre aveva fondato nel 1991 e che ora porta il suo nome

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *