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Traduzione Prison Trilogy – Joan Baez

Aggiornato il 3 Nov, 2021 | Words and Music |

Traduzione di PRISON TRILOGY – Joan Baez

 

Leggi qui la mia recensione di Prison Trilogy

 

TRILOGIA DELLA PRIGIONE

 

Billy Rose era un pilota da low-rider, Billy Rose era un guerriero della notte

Billy Rose sapeva conosceva i guai allo stesso modo in cui conosceva il suono del suo stesso nome

Lo presero in una retata di ubriachi

Mentre guidava l’auto di qualcun altro

L’aspirazione alla gloria dello sceriffo locale in servizio notturno

 

In una galera dell’Arizona c’è chi racconta la storia

Di come Billy fece a botte col sergente per un po’ di latte che stava chiedendo

Sapendo che loro avrebbero continuato a comandare

E sapendo che sarebbe stato lui a farne le spese

Videro che lo stavano riprendendo duramente

 

Nella cella più scura del Blocco A

Lui si impiccò all’alba

Con un biglietto attaccato in cima alla cuccetta:

“Non dannatevi l’anima per me, solo riportatemi a casa”

 

Venite a tirar giù

Aiutateci a tirar giù il giovane Billy

 

Luna era un messicano che la legge definiva un alieno

Perché aveva attraversato la frontiera con una moglie e un figlio

Anche se aveva addosso dei vestiti fradici

Credeva che comunque ce l’avrebbe fatta

A guadagnarsi un po’ di soldi e qualcosa per cominciare una vita

 

Non passò troppo tempo che le cose sembrarono andar male

Non ebbero nemmeno il tempo per trovarsi una casa

Quello straniero, maschio dalla pelle scura

Fu sbattuto in una prigione del Texas

Lasciando soli la moglie e il bambino

 

Nascose il dolore che aveva dentro

Con un ago nel braccio

Ma la droga semplicemente lo crocifisse

Morì senza che nessuno se ne allarmasse

 

Venite a tirar giù

Aiutateci a tirar giù il giovane Luna

E le galere, le raderemo al suolo

Raderemo al suolo le galere

 

Kilowatt era un vecchio imbroglione di 65 anni che aveva l’occasione di sopravvivere

Di lasciare quel postaccio e di poter camminare ancora per le strade

E quando era ormai vicino il momento di uscire

Provava tutta la gioia e la paura

Di andar fuori dopo 35 anni passati nel penitenziario

 

E il giorno del rilascio fu avvicinato dalla polizia

Che lo portò dal direttore, camminandogli piano di fianco

E il direttore gli disse: “Non resterai qui,

Ma pare che ci sia un supplemento di pena

Che si prende altri dieci anni della tua vita.”

 

Uscì sotto il sole del Texas

Tutti gli sbirri gli stavano attorno

Il vecchio Kilowatt corse per quaranta metri

Poi si buttò per terra.

 

Tanto valeva che lo abbattessero,

Che abbattessero quel vecchio

E raderemo al suolo le galere

Aiutaci a radere al suolo le galere.

 

Traduzione di Dario Migliorini

 

Leggi qui la mia recensione di Prison Trilogy

 

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Dario Migliorini

Dario Migliorini

Autore

Mi presento… sono Dario Migliorini, un giovanotto del 1971 nato a Codogno e residente nel Basso Lodigiano. Convivo con Lara, ho una figlia, Elisa, e sono il primo di quattro fratelli. Mi sono laureato in Economia e Commercio, ma ho ereditato dal mio compianto papà Umberto la passione per la scrittura. Lui, oltre a essere uno storico amministratore locale, si era appassionato di storia lodigiana e aveva scritto diversi libri sull’argomento. Io, dopo la sua morte, ho curato la pubblicazione di due biografie: E Sono Solo Un Uomo (che racconta la vita del sacerdote missionario Don Mario Prandini) e Il Re Povero (che ripercorre tutto quello che mio padre ha combinato su questa terra). Dal 2008 presiedo anche un Centro Culturale che mio padre aveva fondato nel 1991 e che ora porta il suo nome

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